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Depuy Synthes EXPEDIUM SFX Handbuch Seite 114

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dopo l'impianto, la probabilità di un successivo intervento per
la rimozione e/o la revisione dell'impianto è maggiore rispetto
a quanto avviene per i pazienti adulti.
MOBILIZZAZIONE POST-OPERATORIA
Fino a quando la maturazione della massa di fusione non è
confermata dall'esame radiografico, è consigliata l'immobiliz-
zazione esterna (ad es tramite apparecchiature ortopediche
di sostegno o gesso).
Spiegare al paziente come ridurre le sollecitazioni sull'impianto
è estremamente importante per evitare i problemi clinici che
possono essere associati alla rottura della fissazione.
CONTROINDICAZIONI
Le affezioni che hanno dimostrato di poter essere trattate in
modo sicuro e prevedibile anche senza l'impiego di dispositivi
di fissazione interna sono da considerarsi controindicazioni
relative all'uso di questi dispositivi.
Un'infezione sistemica in corso o un'infezione localizzata
nel sito dell'impianto proposto sono da considerarsi
controindicazioni all'impianto.
Un'osteoporosi grave è una controindicazione relativa in
quanto può impedire l'adeguata fissazione delle ancore
spinali, pregiudicando così l'uso di questo o di qualunque
altro sistema spinale.
Qualunque evento o condizione che impedisca completa mente
la possibilità di fusione, quale ad esempio cancro, dialisi renale
o osteopenia, deve essere considerato una controindicazione
relativa. Altre controindicazioni relative comprendono obesità,
alcune affezioni degenerative e sensibilità ai corpi estranei.
Oltre a ciò, anche l'attività o la capacità mentale del paziente
possono essere considerate controindicazioni relative a questo
tipo di intervento. I rischi si presentano in modo particolare in
caso di pazienti che, in base all'attività o allo stile di vita o che a
causa di condizioni quali malattie mentali, alcolismo o abuso di
farmaci, possono sottoporre l'impianto a sollecitazioni eccessive
durante la guarigione ossea, esponendolo a un maggiore
rischio di rottura. Vedere anche la sezione AVVERTENZE,
PRECAUZIONI E POSSIBILI EFFETTI COLLATERIALI
RELATIVI A DISPOSITIVI METALLICI TEMPORANEI PER
LA FISSAZIONE INTERNA più avanti.
AVVERTENZE, PRECAUZIONI E
POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI
RELATIVI A DISPOSITIVI METALLICI
TEMPORANEI PER LA FISSAZIONE
INTERNA
Qui di seguito si riportano le avvertenze, le precauzioni e
i possibili effetti collaterali che il chirurgo deve conoscere e
spiegare al paziente. Tali avvertenze non indicano gli effetti
collaterali associati a tutti gli interventi chirurgici; si tratta di
importanti considerazioni specifiche per i dispositivi metallici di
fissazione interna. Prima dell'intervento, il paziente deve essere
informato sui rischi generali correlati a un intervento chirurgico.
AVVERTENZE
1. ESTREMA IMPORTANZA DELLA SCELTA DI UN
IMPIANTO. Il potenziale di una corretta fissazione è
aumentato dalla scelta della giusta dimensione, forma e
struttura dell'impianto. Anche se una scelta adeguata può
ridurre al minimo i rischi, le dimensioni e la forma delle
ossa umane possono costituire un limite per le dimensioni,
la forma e la forza degli impianti. I dispositivi metallici per
la fissazione interna non possono sostenere livelli di attività
analoghi a quelli supportati da un normale osso sano.
Nessun impianto è in grado di resistere all'infinito allo
sforzo di reggere totalmente il peso.
2. GLI IMPIANTI POSSONO ROMPERSI SE SOTTOPOSTI
ALL'AUMENTO DI CARICO ASSOCIATO A UNIONE
TARDIVA O DISUNIONE. Gli apparecchi di fissazione
interna sono dispositivi per la condivisione del carico che
permettono di ottenere l'allineamento fino al verificarsi
della normale guarigione. Se la guarigione tarda, o non
avviene affatto, l'impianto può rompersi a causa della
fatica del metallo. La durata dell'impianto è determinata da
diverse condizioni, tra cui il grado o il successo dell'unione,
i carichi prodotti dalla sopportazione del peso ed i livelli di
attività. Eventuali tacche, graffi o piegamenti dell'impianto
durante l'intervento chirurgico possono contribuire a una
rottura prematura. I pazienti devono essere informati di tutti
i rischi relativi alla rottura dell'impianto.
3. LA MISCELAZIONE DEI METALLI PUÒ CAUSARE
CORROSIONE. Esistono diversi tipi di danni dovuti
a corrosione e molti di questi si verificano su metalli
impiantati chirurgicamente nell'uomo. Una corrosione
generale o uniforme è presente su tutti i metalli e le leghe
impiantate. Il tasso di corrosione sugli impianti metallici
è generalmente molto basso a causa della presenza di
pellicole superficiali di protezione. Il contatto tra metalli
differenti, ad esempio acciaio inossidabile e cobalto-cromo-
molibdeno o cobalto-nickel-cromo-molibdeno, accelera il
processo di corrosione dell'acciaio inossidabile e causa
un attacco più rapido. Spesso la presenza di corrosione
accelera la frattura da fatica degli impianti. Aumenterà
inoltre la quantità di composti metallici rilasciata nel sistema
corporeo. I dispositivi di fissazione interna, quali aste, uncini
e così via, che entrano in contatto con altri oggetti metallici,
devono essere costituiti da metalli simili o compatibili.
4. SCELTA DEL PAZIENTE. Durante la scelta del paziente
per l'applicazione di dispositivi di fissazione interna,
occorre considerare i seguenti fattori che possono risultare
estremamente importanti per la riuscita dell'intervento:
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