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Depuy Synthes Corail AMT Bedienungsanleitung Seite 27

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Fase postoperatoria
È di estrema importanza che il paziente si attenga scrupolosamente alle istruzioni e alle
raccomandazioni impartite dal chirurgo. È importante seguire il normale protocollo per la fase
postoperatoria.
Al momento della dimissione, al paziente devono essere consegnate dettagliate istruzioni e
raccomandazioni scritte, riguardanti le precauzioni da prendere in merito agli esercizi, alle terapie e
alle limitazioni dell'attività, nonché all'esposizione ai campi magnetici.
Immediatamente dopo l'intervento, il carico parziale deve essere tutelato da due stampelle e,
successivamente, da una sola stampella, fino al ripristino totale della funzionalità muscolare, in modo
che l'arto interessato non sia soggetto a sovraccarico senza ausili; la durata di questo periodo di
convalescenza è di circa 10 - 12 settimane.
Si raccomanda un controllo continuo e periodico del paziente. In assenza di un'indicazione precisa
sulla durata funzionale dell'impianto, in particolare per quanto riguarda la continuità di fissazione
dell'impianto e delle superfici di carico in UHMWPE, ad ogni controllo si dovranno eseguire esami
radiografici in AP della pelvi, per confrontarli con gli esami precedenti e correlarli alla valutazione
clinica del paziente. Se si osservano cambiamenti radiografici, come la presenza di radiotrasparenze,
riassorbimento osseo o eventuale migrazione della protesi, tali cambiamenti vanno controllati
accuratamente, per determinarne la natura statica o progressiva e per instaurare una terapia adeguata
del paziente.
INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA RMI
La sicurezza e la compatibilità degli steli con rivestimento in HA Corail AMT non sono state testate in
ambienti RM. I dispositivi non sono stati testati per il calore o la migrazione in ambiente RM. L'esecuzione
di un tale esame su un paziente portatore di questo dispositivo può causare lesioni al paziente.
Sono stati valutati i rischi associati ad altri impianti passivi in un ambiente RM ed è noto che questi
rischi includono il riscaldamento, la migrazione e artefatti di immagine in corrispondenza o vicino
alla sede di impianto.
EVENTI AVVERSI E COMPLICANZE
Gli eventi avversi e le complicanze più frequentemente osservati nell'artroplastica d'anca sono:
Generali
1. Migrazione delle componenti protesiche.
2. Mobilizzazione precoce o tardiva delle componenti protesiche.
3. Frattura da fatica dello stelo femorale.
4. Usura o frattura delle componenti in polietilene.
5. Infezione precoce o tardiva.
6. Neuropatia periferica. Danno subclinico dei nervi, che può verificarsi anche a seguito di trauma
chirurgico.
7. Reazioni tissutali, osteolisi, e/o scollamento dell'impianto indotto da corrosione metallica, reazioni
allergiche oppure accumulo di particolati polietilenici o metallici da usura o di particelle di
cemento liberate.
Fase intraoperatoria
1. Perforazione dell'acetabolo.
2. Perforazione, fissurazione o frattura della diafisi femorale, che può richiedere l'uso di un fissatore
interno.
3. Frattura trocanterica.
4. Danno vascolare (ad es. arteria iliaca, otturatoria e femorale).
5. Danno transitorio o permanente ai nervi (ad es. nervo femorale, otturatorio o peroneale isolato).
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