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Ottobock 3R60 Gebrauchsanweisung Seite 35

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Cautela!
Utilizzo su un altro paziente
Caduta a seguito di perdita di funzionalità e danni al prodotto
f Utilizzare il prodotto solo su un paziente.
f Informare il paziente.
2.3 Possibilità di combinazione
INFORMAZIONE
In una protesi tutti i componenti protesici devono soddisfare i requisiti del paziente per quanto
concerne il livello di amputazione, il peso corporeo, il grado di attività, le condizioni ambientali
e i campi d'impiego.
2.4 Costruzione e funzione
Attenzione!
Si prega di evitare di esporre i componenti protesici ad ambienti corrosivi per le parti
metalliche come, ad esempio, acqua dolce, acqua salata, acidi e qualsiasi altro liquido.
In caso di utilizzo dell'articolo medicale nelle suddette condizioni ambientali, decadono
tutti i diritti alla sostituzione nei confronti di Otto Bock HealthCare.
Si prega di informare i propri pazienti a tale riguardo!
Con la comprovata articolazione dal moderno design, si ottiene un maggiore comfort e una mag-
giore sicurezza nella fase statica e dinamica.
Una delle sue particolarità è il sistema elastico di flessione EBS*, la cui efficacia è comprovata
da dieci anni di applicazione pratica e che, insieme alla cinematica dell'articolazione policentrica,
rende sicura in modo particolare la fase statica. Quando il tallone tocca il suolo, si verifica una
flessione ammortizzata fino a un massimo di 15°, senza avviare la normale flessione. Questa
flessione in fase statica assicura un appoggio confortevole e un'ulteriore sicurezza grazie
allo spostamento del centro di rotazione in direzione dorsale e prossimale. La deambulazione
con la protesi diventa, così, complessivamente più comoda e molto più naturale. La parte
superiore e quella inferiore della protesi sono unite tra loro con un collegamento pluriassiale per
mezzo di due forcelle in modo da realizzare una catena cinematica. La forcella posteriore è ag-
ganciata alla parte inferiore dell'articolazione protesica tramite un bilanciere (fig. 2, A) e collegata
contemporaneamente agli elementi ammortizzanti dell'unità EBS (fig. 2, C).
Al contatto del tallone col suolo, le parti prossimali della protesi e le assi inferiori si piegano in
direzione dorsale (fig. 4, D). Il blocco elastomerico (fig. 2, B) dell'unità EBS viene compresso, e
anche il bilanciere si sposta (fig. 3a/3b, fig. 4, E). Il bilanciere serve a controllare visivamente il
grado di utilizzazione dell'unità EBS. L'efficacia dell'unità EBS può essere regolata in continuo:
ciò significa che è possibile determinarne la resistenza in base al peso e all'attività del paziente.
L'articolazione compie, grazie alla sua pluriassialità, un movimento di rotazione e di scorrimento.
In tal modo, il centro di rotazione momentaneo si sposta in funzione della flessione (fig. 4, F).
La fase dinamica viene controllata per mezzo dell'efficiente unità idraulica che, posizionata tra
le forcelle dell'asse, può essere regolata in base alle esigenze personali. Nell'unità idraulica si
sviluppano resistenze al movimento che impediscono un movimento troppo lungo della gamba
nella flessione e un arresto troppo secco in estensione. Tali resistenze possono essere regolate
indipendentemente una dall'altra.
3R60, 3R60=ST, 3R60=KD, 3R60=HD
Ottobock | 35

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