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Halyard MIC Gebrauchsanweisung Seite 21

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alla cute.
7. Rimuovere il filo guida.
8. Confermare la giusta collocazione del tubo secondo quanto specificato nella sezione Verifica
della posizione del tubo, più sopra.
Procedura suggerita per la collocazione endoscopica
1. Selezionare il giusto tubo MIC* di alimentazione digiunale-gastrica e fare i preparativi
secondo le istruzioni elencate sotto Preparazione del tubo, più sopra.
2. Eseguire una normale esofagogastroduodenoscopia. Una volta completata la procedura
senza che si siano identificate anomalie che possano controindicare la collocazione del tubo,
mettere il paziente in posizione supina ed insufflare lo stomaco con aria.
3. Transilluminare attraverso la parete addominale anteriore per selezionare per la gastrostomia
un sito non irrorato da grandi vasi, lontano da viscere e privo di tessuto cicatriziale,
tipicamente ad un terzo della distanza tra ombelico e margine costale sinistro sulla linea
medioclavicolare.
4. Con un dito, applicare pressione sul sito di inserzione selezionato. L' e ndoscopista deve vedere
chiaramente la depressione risultante sulla superficie anteriore della parete gastrica.
5. Sterilizzare e preparare la cute presso il sito selezionato per l'inserimento e disporre i telini
chirurgici.
Esecuzione della gastropessia
Attenzione - Si raccomanda di eseguire una gastropessia con tre punti formanti un triangolo
per assicurare la fissazione della parete gastrica a quella addominale anteriore.
1. Fare un segno sulla pelle al sito di inserzione del tubo. Definire la configurazione della
gastropessia facendo sulla cute tre segni equidistanti dal sito di inserzione del tubo a formare
un triangolo.
Avvertenza - Lasciare distanza sufficiente tra il sito di inserzione ed i punti
della gastropessia onde evitare interferenza con mezzi di fissazione a T e il
palloncino gonfiato.
2. Somministrare anestesia locale ai siti di puntura con lidocaina all'1% e somministrare
anestesia locale alla cute ed al peritoneo.
3. Applicare il primo dispositivo di fissazione a T e confermare la posizione intragastrica.
Ripetere la procedura fino all'applicazione di tutti e tre i dispositivi a T ai vertici del triangolo.
4. Fissare lo stomaco alla parete addominale anteriore e completare la procedura.
Creazione dello stoma
1. Creare lo stoma con lo stomaco ancora insufflato ed in apposizione alla parete addominale.
Identificare il sito di puntura al centro dello schema della gastropessia. Sotto guida
endoscopica, confermare che il sito sovrasti il corpo distale dello stomaco sotto il margine
costale e sopra il colon trasverso.
Attenzione - Evitare l'arteria epigastrica che passa dove i due terzi mediali incontrano il
terzo laterale del muscolo retto.
Avvertenza - Fare attenzione a non far avanzare l'ago di puntura troppo in
profondità, al fine di non perforare la parete gastrica posteriore, il pancreas, il
rene sinistro, l'aorta
o la milza.
2. Anestetizzare il sito di puntura praticandovi un'iniezione di lidocaina all'1% fino alla
superficie peritoneale.
3. Inserire un'agocannula compatibile con strumenti da 0,038" (0,096 cm) di diametro al centro
dello schema definito per la gastropessia nel lume gastrico dirigendola verso
il piloro.
Nota - L'angolo di inserzione ottimale è a 45° con la superficie della cute.
4. Sotto osservazione endoscopica, verificare la giusta posizione dell'agocannula.
5. Far avanzare un filo guida del diametro massimo di 0,038" (0,096 cm) attraverso l'agocannula
fino allo stomaco. Sotto visualizzazione endoscopica, afferrare il filo guida con le pinze
atraumatiche.
6. Rimuovere l'agocannula, lasciando il filo guida in loco; eliminare l'agocannula secondo il
protocollo della struttura.
Dilatazione
1. Con una lama da bisturi n. 11 praticare sulla pelle una piccola incisione che si estenda lungo
il filo guida, verso il basso attraverso il tessuto sottocutaneo e la fascia della muscolatura
addominale. Dopo aver eseguito l'incisione, eliminare lo strumento impiegato in base al
protocollo vigente nella struttura.
2. Far avanzare un dilatatore sopra il filo guida e dilatare lo stoma fino alle dimensioni
desiderate.
3. Rimuovere il dilatatore sul filo guida, lasciando in situ il filo.
Collocazione del tubo
1. Far avanzare l' e stremità distale del tubo sul filo guida, attraverso lo stoma fin nello stomaco.
2. Sotto guida endoscopica, afferrare sutura (Figura 1-F) o la punta del tubo con le pinze
atraumatiche.
3. Far avanzare il tubo MIC* HALYARD* di alimentazione digiunale-gastrica attraverso il piloro
e il duodeno superiore. Continuare a far avanzare il tubo usando le pinze, finché la punta del
tubo non viene a trovarsi 10-15 cm oltre il legamento di Treitz e il palloncino non si trova
nello stomaco.
4. Rilasciare il tubo ed estrarre solidalmente l' e ndoscopio e le pinze lasciando il tubo in situ.
5. Con una siringa Luer slip, gonfiare il palloncino con 7-10 ml di acqua sterile o distillata.
Attenzione - Non superare i 20 ml del volume totale del palloncino. Non usare aria. Non
iniettare mezzo di contrasto nel palloncino.
6. Rimuovere il filo guida.
7. Tirare delicatamente il tubo in senso verticale e distale, fino a quando il palloncino non
entra in contatto con la parete interna dello stomaco e non si avverte una lieve tensione. Il
palloncino dovrebbe ora essere adagiato contro la parete dello stomaco.
8. Far scivolare delicatamente l'anello esterno di ritenuta SECUR-LOK* verso il basso sul tubo, in
direzione dell'addome, lasciandolo assestare a 2-3 mm dalla pelle. Non suturare l'anello alla
cute.
Verifica della posizione del tubo
1. Per evitare possibili complicazioni (per es.: irritazione o perforazione dell'intestino) ed
assicurarsi che il tubo non sia abbisciato all'interno dello stomaco o dell'intestino tenue,
verificare radiograficamente la corretta posizione del tubo.
Nota - La porzione digiunale del tubo contiene tungsteno, che è radiopaco e può servire per
confermare la posizione del tubo per via radiografica. Non iniettare mezzo di contrasto nel
palloncino.
2. Sciacquare il lume digiunale e quello gastrico per confermarne la pervietà.
3. Controllare se vi è fluido attorno allo stoma. Se vi sono segni di perdita gastrica, controllare
la posizione del tubo e il posizionamento della compressa esterna. Se necessario, aggiungere
fluido in incrementi da 1 a 2 ml.
Attenzione - Non superare i 20 ml del volume totale del palloncino.
4. Controllare che la compressa esterna non comprima troppo la cute e si trovi a 2-3 mm
dall'addome.
5. Annotare la data, il tipo, le dimensioni ed il n. di lotto del tubo, il volume di riempimento
del palloncino, le condizioni della cute e la tolleranza del paziente alla procedura. Iniziare
l'alimentazione e la somministrazione di farmaci in base alla prescrizione medica e dopo
conferma della giusta collocazione del tubo e della sua pervietà.
Posizionamento endoscopico attraverso una gastrostomia
esistente
1. Selezionare il giusto tubo MIC* di alimentazione digiunale-gastrica e fare i preparativi
secondo quanto specificato in Preparazione del tubo, più sopra.
2. Eseguire una normale esofagogastroduodenoscopia, attenendosi al protocollo vigente.
Una volta completata la procedura senza che si siano identificate anomalie che possano
controindicare la collocazione del tubo, mettere il paziente in posizione supina ed insufflare
lo stomaco con aria.
3. Manipolare l' e ndoscopio fino a quando il tubo a permanenza per gastrostomia non viene a
trovarsi nel campo visivo.
4. Inserire nel tubo a permanenza un filo guida a punta flessibile, quindi rimuovere il tubo.
Collocazione del tubo
1. Far avanzare il tubo MIC* HALYARD* di alimentazione digiunale-gastrica sopra il filo guida fin
nello stomaco.
2. Consultare il passaggio 2 della sezione Collocazione del tubo sopra e portare a termine la
procedura come indicato nei passaggi successivi.
3. Confermare la giusta collocazione secondo quanto specificato nella sezione Verifica della
posizione del tubo, più sopra.
Alimentazione digiunale
1. Aprire il coperchio della porta di alimentazione (Figura 1-B) situata alla sommità del tubo
per alimentazione digiunale-gastrica.
2. Con una siringa con punta per catetere, sciacquare la porta digiunale con 30 ml di acqua
sterile o distillata.
3. Rimuovere la siringa ed inserire il set di alimentazione nella porta digiunale. Avvitare
saldamente compiendo 1/4 di giro per fissare il collegamento.
4. Se presente, aprire il morsetto di alimentazione.
5. Sciacquare le porte digiunale e gastrica ogni 4-6 ore con almeno 30 ml d'acqua. Non forzare.
6. Se si nota soluzione nutritiva nel drenaggio gastrico, arrestare l'alimentazione e notificare lo
specialista o l' o peratore sanitario.
Attenzione - Non collegare mai la porta digiunale all'aspirazione. Non misurare i residui
dalla porta digiunale.
Decompressione gastrica
1. Aprire la porta gastrica e collegarla al drenaggio per gravità o all'aspirazione a bassa
intermittenza, per consentire la fuoriuscita dei gas o del contenuto gastrico.
2. Sciacquare la porta gastrica ogni 4-6 ore con almeno 30 ml d'acqua.
Attenzione - Non usare aspirazione continua o intermittente ad alta pressione. L' e levata
pressione potrebbe far afflosciare il tubo o ledere i tessuti gastrici e causare sanguinamento.
Somministrazione di farmaci
Quando possibile, usare farmaci liquidi; consultare il farmacista per stabilire se è possibile
frantumare i farmaci solidi e miscelarli con acqua. Se la frantumazione è sicura, ridurre in polvere
i farmaci solidi e scioglierli in acqua prima di somministrarli via il tubo di alimentazione. Non
frantumare mai farmaci con rivestimento enterico né miscelare farmaci nella soluzione nutritiva.
Con una siringa con punta per catetere, sciacquare il tubo con la quantità d'acqua indicata.
Direttive relative alla pervietà del tubo
Un corretto risciacquo è il miglior modo di evitare l'intasamento e mantenere la pervietà. Per
evitare questi inconvenienti, attenersi alle direttive che seguono.
• Sciacquare con acqua il tubo di alimentazione ogni 4-6 ore durante l'alimentazione continua,
ogni volta che si interrompe la nutrizione, prima e dopo ogni operazione di alimentazione
intermittente, oppure almeno ogni 8 ore se il tubo non è in uso.
• Sciacquare il tubo di alimentazione prima e dopo la somministrazione di farmaci e tra un
farmaco e l'altro. In tal modo, il farmaco non interagirà con la soluzione nutriente evitando
possibili intasamenti.
• Quando possibile, usare farmaci liquidi; consultare il farmacista per stabilire se è possibile
frantumare i farmaci solidi e miscelarli con acqua. Se la frantumazione è sicura, ridurre in
polvere i farmaci solidi e scioglierli in acqua tiepida prima di somministrarli via il tubo di
alimentazione. Non frantumare mai farmaci con rivestimento enterico né miscelare farmaci
con le soluzioni nutrienti.
• Per il risciacquo, evitare l'uso di irriganti acidi, come succo di mirtilli rossi e bevande a base di
cola, poiché la qualità acida quando combinata con le proteine della soluzione nutritiva può
contribuire all'intasamento del tubo.
Direttive generali relative al risciacquo
• Usare una siringa con punta per caterere da 30-60 cc. Non usare siringhe di dimensioni
inferiori, che potrebbero aumentare la pressione sul tubo e spaccare i tubi più piccoli.
• Risciacquare con acqua di rubinetto a temperatura ambiente. È opportuno usare acqua
sterile quando la qualità della fornitura idrica dell'acquedotto sia dubbia. La quantità d'acqua
dipende dalle esigenze del paziente, dalle sue condizioni cliniche e dal tipo di tubo in uso,
ma il volume medio va dai 10 ai 50 ml per gli adulti e dai 3 ai 10 ml per gli infanti. Anche
lo stato di idratazione influisce sul volume da usare per il risciacquo dei tubi. In molti casi,
l'incremento del volume di risciacquo può eliminare la necessità di somministrare fluidi
supplementari per via endovenosa. Tuttavia, i pazienti con insufficienza renale o soggetti ad
altre restrizioni relative ai fluidi devono ricevere il volume di risciacquo minimo necessario a
mantenere la pervietà.
• Non usare troppa forza per risciacquare il tubo. L'applicazione di forza eccessiva può perforare
il tubo e causare lesioni al tratto gastrointestinale.
• Documentare nella cartella del paziente l' o ra e la quantità d'acqua impiegata. Ciò consentirà
agli operatori sanitari di monitorare più accuratamente le esigenze del paziente.
Elenco di spunta per gli interventi giornalieri di cura e
manutenzione
Valutazione del paziente
Valutare il paziente ricercando eventuali segni di dolore,
pressione o disagio.
Valutazione del sito dello
Valutare il paziente ricercando eventuali segni di
stoma
infezione, quali arrossamento, irritazione, edema,
gonfiore, dolorabilit, alterazione della temperatura,
esantema, drenaggio gastrointestinale o purulento.
Valutare il paziente ricercando eventuali segni di necrosi
da pressione, ulcere da pressione o ipergranulazione
tessutale.
Pulizia del sito dello stoma
Usare acqua tiepida e sapone neutro.
Lavorare con moto circolare, partendo dal tubo e
procedendo verso l' e sterno.
Pulire i punti di sutura, le compresse esterne ed
eventuali dispositivi di stabilizzazione con un
bastoncino nettaorecchie.
Sciacquare ed asciugare bene.
Valutazione del tubo
Valutare il tubo alla ricerca di eventuali anomalie, ad
esempio danni, intasamento o scoloramento insolito.
Pulizia del tubo di
Adoperare acqua tiepida e sapone neutro, facendo
alimentazione
attenzione a non tirare né maneggiare eccessivamente
il tubo.
Sciacquare ed asciugare bene.
Pulizia delle porte digiunale,
Rimuovere tutta la soluzione nutritiva o farmaceutica
gastrica e del palloncino
residua con un bastoncino nettaorecchie o un panno
morbido.
Non ruotare la compressa
Tale movimento causerebbe un arricciamento del tubo,
esterna.
che potrebbe anche
cambiare posizione.
Verifica della giusta
Confermare che la compressa esterna si trovi a 2-3 mm
posizione della compressa
dalla cute.
esterna
Risciacquo del tubo di
Irrigare il tubo di alimentazione con acqua ogni 4-6
alimentazione
ore durante l'alimentazione continua, ogni volta che si
interrompe la nutrizione o almeno ogni 8 ore se il tubo
non è in uso.
Risciacquare il tubo dopo aver controllato i residui
gastrici.
Sciacquare il tubo prima e dopo la somministrazione
di farmaci.
Per il risciacquo, evitare l'uso di irriganti acidi, come
succo di mirtilli rossi e bevande a
base di cola.
Manutenzione del palloncino
Controllare il volume d'acqua nel palloncino una volta alla settimana.
• Inserire una siringa Luer slip nella porta di insufflazione del palloncino e prelevare il liquido
mantenendo il tubo in loco. Mettere a confronto la quantità d'acqua nella siringa con quella
consigliata o con quella originariamente prescritta e documentata nella cartella del paziente.
Se la quantità prelevata è inferiore a quella consigliata o prescritta, ri-riempire il palloncino
con l'acqua inizialmente rimossa, quindi prelevare ed aggiungere la quantità necessaria a
portare il volume nel palloncino fino al valore consigliato e prescritto. Tenere presente che
quando si sgonfia il palloncino parte del contenuto gastrico può defluire attorno al tubo.
Prendere nota del volume di liquido, della quantità di volume eventualmente da sostituire,
della data e dell' o ra.
• Attendere 10-20 minuti e ripetere la procedura. Se ha perso del liquido, il palloncino perde
ed occorre sostituire il tubo. Un palloncino sgonfio o rotto può tradursi nello spostamento o
nella migrazione del tubo. Se il palloncino è rotto, sostituirlo. Fissare il tubo in loco con del
nastro, quindi seguire il protocollo in vigore nel proprio presidio e/o chiamare il medico per le
istruzioni del caso.
Nota - Riempire il palloncino con acqua sterile o distillata, non con aria o soluzione fisiologica.
La soluzione fisiologica può cristallizzarsi ed otturare il lume o la valvola del palloncino, mentre
l'aria può trafilare e provocare l'afflosciamento del palloncino. Usare la quantità d'acqua
consigliata, in quanto un'insufflazione eccessiva può ostruire il lume o ridurre la durata utile del
palloncino mentre un'insufflazione insufficiente non blocca bene il tubo.
Occlusione del tubo
L' o cclusione del tubo è solitamente causata da:
• scadente metodologia di risciacquo;
• mancato risciacquo dopo la misurazione dei residui gastrici;
• somministrazione inadeguata di farmaci;
• presenza di frammenti di pillole;
• viscosità dei farmaci;
• densità eccessiva delle soluzioni nutritive, per esempio soluzioni concentrate o arricchite che
sono generalmente più viscose ed è più probabile che intasino i tubi;
• contaminazione e conseguente coagulazione della soluzione nutritiva;
• reflusso del contenuto gastrico o intestinale nel tubo.
Disintasamento del tubo
1. Accertarsi che il tubo di alimentazione non sia arricciato né pinzato.
2. Se l' o struzione è visibile sopra la linea della cute, sbriciolarla massaggiando con delicatezza il
tubo tra le dita.
3. Quindi, mettere una siringa con punta per catetere riempita di acqua tiepida nell'appropriato
adattatore o nel lume del tubo e retrarre delicatamente, poi premere lo stantuffo per scalzare
l' o struzione.
4. Se l' o struzione resta, ripetere il passaggio n. 3. Una delicata aspirazione alternata alla
pressione della siringa può eliminare la maggior parte delle ostruzioni.
5. Se questo stratagemma non funziona, consultare il medico. Non usare succo di mirtillo rosso,
bevande a base di cola, sostanze inteneritrici per carni o chimotripsina, che possono causare
intasamenti o, in alcuni pazienti, reazioni avverse. Se non si riesce a rimuovere l' o struzione,
bisognerà rimuovere il tubo.
Longevità del palloncino
La vita utile del palloncino non può essere prevista con precisione. In genere, i palloncini in
silicone durano 1-8 mesi, ma la durata effettiva varia in base a diversi fattori, tra i quali farmaci
adoperati, volume d'acqua impiegato, pH gastrico e manutenzione del tubo.
Avvertenza - Esclusivamente per la somministrazione di nutrizione e/o farmaci
per via enterale.
Per ulteriori informazioni, dagli Stati Uniti chiamare il numero +1-844-425-9273 oppure visitare
il nostro sito Web: www.halyardhealth.com.
Opuscoli informativi - Su richiesta sono disponibili "A guide to Proper Care" e "A Stoma Site and
Enteral Feeding Tube Troubleshooting Guide". Rivolgersi al proprio rappresentante di zona o al
servizio di assistenza alla clientela.
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