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B. Braun Aesculap Spine MACSTL Gebrauchsanweisung/Technische Beschreibung Seite 10

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TL®
®
Aesculap
MACS
Sistema di stabilizzazione anteriore
Destinazione d'uso
Gli impianti MACS TL® vengono utilizzati per effettuare stabilizzazioni monosegmentali e multisegmentali per via
dorsale del rachide lombare e toracico. Essi sono composti da:
Viti di ancoraggio per i corpi vertebrali
Elementi di serraggio
Dadi di fissaggio e viti di arresto
Placche di collegamento ed eventualmente barre del Aesculap SPINE-System® Evolution di diametro 5,2 mm
quali elementi di collegamento
Varianti del sistema:
Sistema poliassiale Twin-Screw con placca o 2 barre (vedere Fig. 1)
Sistema poliassiale HMA con placca o 2 barre (vedere Fig. 2)
Sistema ad una barra monoassiale HMA (vedere Fig. 3)
Materiale
I materiali usati per gli impianti sono indicati sulle confezioni:
Lega in titanio per fucinatura ISOTAN®
Ti6Al4V a norma ISO 5832-3
F
Gli impianti in titanio sono anodizzati con uno strato d'ossido colorato. Possono instaurarsi lievi alterazioni croma-
tiche, che tuttavia non pregiudicano in alcun modo la qualità dell'impianto.
ISOTAN® e MACS TL® sono marchi commerciali registrati di Aesculap AG, 78532 Tuttlingen / Germany.
Varianti del sistema
Prolungamento della durata od interruzione dell'operazione per incompatibilità
del sistema!
Se si usano le viti di sicurezza premontate SX804T valgono esclusivamente le
presenti istruzioni per l'uso TA013373.
ATTENZIONE
Indicazioni
Gli impianti applicati chirurgicamente servono a supportare i normali processi di guarigione. Non sono destinati né
a sostituire le normali strutture corporee, né ad assorbire in maniera permanente le sollecitazioni presenti nei casi
di mancata guarigione.
Utilizzare il sistema poliassiale Twin-Screw XL in caso di:
Fratture
Tumori spinali
Lesioni degenerative dei dischi intervertebrali (spondilolistesi, spondilolisi, stenosi spinali)
Instabilità post-traumatiche
Sistema poliassiale HMA, per colonne dorsali del midollo spinale intatte, in caso di:
Tumori spinali
Lesioni degenerative dei dischi intervertebrali (spondilolistesi, spondilolisi, stenosi spinali)
Instabilità post-traumatiche
Utilizzare il sistema monoassiale HMA in caso di:
Correzione per via anteriore delle deformità spinali
Controindicazioni
Questo sistema non è omologato per il collegamento a vite o il fissaggio agli elementi posteriori (peduncoli) del
tratto cervicale, toracico o lombare del rachide.
Non usare se sono presenti:
Febbre
Infezioni acute o croniche della colonna vertebrale, di tipo locale o sistemico
Gravidanza
Osteoporosi grave od osteopenia
Condizioni mediche o chirurgiche che potrebbero pregiudicare la riuscita dell'impianto
Gravi compromissioni delle strutture ossee, che ostacolino un impianto stabile dei componenti
Tumori ossei nella zona di ancoraggio dell'impianto
Turbe della guarigione della ferita
Insufficiente collaborazione del paziente
Ipersensibilità ai materiali degli impianti
Casi non citati nel capitolo "Indicazioni"
Effetti collaterali ed interazioni
I rischi legati all'utilizzo o a un'errata manipolazione di questo sistema sono:
Rottura dell'impianto dovuta a sovraccarico
– Deformazione
– Allentamento
– Rottura
Fissaggio insufficiente
Mancata o ritardata fusione
Infezioni
Fratture di un corpo vertebrale
Lesioni a carico di
– Radici dei nervi
– Midollo spinale
– Vasi
– Organi
Avvertenze relative alla sicurezza
Per prevenire la corrosione, non usare questo sistema con altri materiali.
Il chirurgo è responsabile della corretta esecuzione dell'intervento chirurgico.
Nelle presenti istruzioni per l'uso non sono descritti i rischi generali propri di qualsiasi intervento chirurgico.
Il chirurgo deve padroneggiare sia la teoria sia la pratica delle tecniche operatorie riconosciute.
Il chirurgo deve conoscere perfettamente l'anatomia ossea, compreso l'andamento di nervi, vasi sanguigni,
muscoli e tendini.
Il chirurgo è responsabile del corretto abbinamento dei componenti e del relativo impianto.
Aesculap non risponde di eventuali complicanze dovute ad errata identificazione delle indicazioni, scelta di com-
ponenti dell'impianto non idonei e tecnica operatoria non corretta, nonché ai limiti intrinsechi della metodica di
trattamento o carente asetticità.
Devono essere rispettate le istruzioni per l'uso dei singoli componenti dell'impianto Aesculap.
La prova e l'omologazione dei componenti dell'impianto sono avvenute in combinazione con componenti
Aesculap. Il chirurgo operante è responsabile di eventuali combinazioni differenti.
Non possono essere combinati impianti di diversi produttori.
I componenti di impianti danneggiati o espiantati chirurgicamente non devono essere impiegati.
Gli impianti già usati una volta non devono essere riutilizzati
In caso di danni delle strutture ossee preposte alla trasmissione delle forze non si possono escludere mobilizza-
zioni dei componenti, fratture ossee o dell'impianto ed altre complicanze gravi.
Per identificare con la massima tempestività possibile tali fonti di problemi, dopo l'intervento è necessario con-
trollare periodicamente le condizioni dell'impianto mediante misure idonee.
Interazioni tra MRI e componenti dell'impianto!
Esami MRI con Tesla 1,5 e 3,0 non presentano rischio aumentato a causa di
forze di induzione magnetica per il portatore dell'impianto.
MRI induce un riscaldamento locale non critico.
Gli impianti presentano artefatti MRI moderati.
In caso di ritardata guarigione, la fatica del metallo può provocare la rottura dell'impianto.
Il medico curante deve decidere in merito all'espianto dei componenti utilizzati,
Danni alle strutture portanti dell'impianto possono causare allentamenti, dislocazioni e migrazioni dei compo-
nenti, nonché altre complicanze gravi.
I componenti degli impianti utilizzati devono essere documentati nella cartella clinica del paziente tramite codice
articolo, denominazione dell'impianto, nonché lotto ed eventualmente numero seriale.
Nella fase postoperatoria, oltre alla fisioterapia ed al training muscolare, particolarmente importante è l'infor-
mazione individuale del paziente.
Sterilità
Al momento della consegna i componenti dell'impianto non sono sterili.
I componenti dell'impianto sono imballati in una confezione singola.
Conservare i componenti dell'impianto nella confezione originale ed estrarli dall'imballo protettivo originale solo
immediatamente prima dell'uso.
Per la pulizia/disinfezione usare un cestello idoneo per la pulizia.
Accertarsi che i componenti degli impianti non vengano mai danneggiati.
Prima della prima sterilizzazione e prima della risterilizzazione i componenti degli impianti devono essere puliti con
il seguente procedimento di sterilizzazione validato:
Nota
Osservare la legislazione nazionale, le norme e linee guida nazionali e internazionali nonché le norme igieniche interne
vigenti in materia di preparazione sterile.
Nota
Per i pazienti con morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJ), sospetto CJ o possibili varianti del medesimo rispettare le normative
nazionali vigenti in relazione alla preparazione sterile dei prodotti.
Nota
È necessario tener presente che una preparazione riuscita di questo presidio medico-chirurgico può essere assicurata
soltanto previa validazione nel processo di preparazione. La responsabilità di ciò ricade sul gestore/preparatore.
Per la validazione è stata utilizzata la chimica raccomandata.
Nota
Se non vi è alcuna sterilizzazione successiva, occorre utilizzare un disinfettante viricida.
Nota
Per informazioni aggiornate sulla preparazione sterile si rimanda anche alla Aesculap Extranet all'indirizzo
www.extranet.bbraun.com
Il procedimento di sterilizzazione a vapore validato è stato eseguito nel container per sterilizzazione Aesculap.
Procedimento di preparazione sterile validato
Pulizia automatica alcalina e disinfezione termica
Appoggiare gli impianti su un cestello idoneo per la pulizia (evitando zone d'ombra e danneggiamenti).
Modello di apparecchio: Lavatrice/disinfettore monocamera senza ultrasuoni
Fase
Punto
T
[°C/°F]
I
Prerisciacquo
<25/77
II
Pulizia
55/131
III
Risciacquo intermedio
>10/50
IV
Disinfezione termica
90/194
V
Asciugatura
-
A-P
Acqua potabile
A–CD:
Acqua completamente desalinizzata (demineralizzata, dal punto di vista microbiologico almeno di
qualità dell'acqua potabile)
*Raccomandato: BBraun Helimatic Cleaner alcaline
Controllo, manutenzione e verifica
Far raffreddare il prodotto a temperatura ambiente.
Dopo ogni pulizia e disinfezione, verificare che il prodotto sia pulito, perfettamente funzionante e non danneg-
giato.
Se il prodotto è danneggiato o non funzionante, scartarlo immediatamente.
Imballo
Disporre il prodotto in un alloggiamento adeguato o metterlo in un cestello idoneo.
Imballare i cestelli in maniera idonea per il procedimento di sterilizzazione (ad es. in Aesculap container per ste-
rilizzazione).
Accertarsi che l'imballo impedisca eventuali ricontaminazioni del prodotto durante il magazzinaggio.
Sterilizzazione
Procedimento di sterilizzazione validato
– Sterilizzazione a vapore con procedimento a vuoto frazionato
– Sterilizzatrice a vapore a norma DIN EN 285 e validata a norma DIN EN ISO 17665
– Sterilizzazione con procedimento a vuoto frazionato a 134 °C, durata 5 min
Per la sterilizzazione contemporanea di più prodotti in una sterilizzatrice a vapore: accertarsi che non venga
superato il carico massimo ammesso per la sterilizzatrice secondo le indicazioni del produttore.
t
Qualità
Chimica/Osservazione
dell'acqua
[min]
3
A–P
-
10
A–CD
Concentrato, alcalino:
– pH ~ 13
– <5 % tensioattivi anionici
Soluzione pronta all'uso allo 0,5 %
– pH ~ 11*
1
A–CD
-
5
A–CD
-
-
-
In base al programma per lavatrice/
disinfettore

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