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Controlli Da Eseguire Prima Della Messa In Funzione; Funzionamento; Generalità - Modine ECO IDN Serie Handbuch Für Gebrauch Und Wartung

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  • DEUTSCH, seite 63
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ruggine;
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fuliggine/cenere;
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trucioli;
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polvere e sporcizia di tutti i tipi.
La presenza di umidità all'interno del liquido di lavoro potrebbe portare alle seguenti conseguenze:
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formazione di ghiaccio nelle raccordazioni;
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acidificazione;
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corrosione.
La presenza di aria atmosferica all'interno del liquido di lavoro potrebbe portare alle seguenti conseguenze:
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ossidazione;
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reazioni chimiche tra fluido di lavoro e olio di refrigerazione;
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aumento della pressione nel sistema.
Gli altri contaminanti possono causare:
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accelerare i processi Chimici (decomposizione);
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guasti a parti elettriche o meccaniche del sistema di refrigerazione.

11.3 - Controlli da eseguire prima della messa in funzione

Prima della messa in servizio è indispensabile controllare e accertare, in base alla seguente check-list, che
l'apparecchio sia pronto per il funzionamento:
-
deve essere controllata la tenuta di tutti i raccordi del sistema frigorifero;
-
deve essere accertato che tutti i raccordi a vite (in particolare quelli sui ventilatori), i fissaggi, i raccordi elettrici
ecc. siano a posto;
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devono essere rispettati tutti gli schemi elettrici compresi nella documentazione;
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deve essere accertato che il cablaggio sia a regola d'arte, nonché deve essere accertato che le misure di sicurezza
elettrica siano operative;
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deve essere controllato l'assorbimento di corrente dei ventilatori in base a quanto indicato sulla tara dati;
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deve essere controllato, ed eventualmente modificato, il senso di rotazione dei ventilatori;
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la linea di alimentazione deve essere protetta adeguatamente;
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deve essere accertato che tutti i dispositivi di regolazione indicati funzionino correttamente;
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deve essere verificato che il passaggio delle vie di accesso e di emergenza sia sgombro da ostacoli.

11.4 - Funzionamento

11.4.1 - Generalità
Un aeroevaporatore è un componente di un sistema frigorifero che trasferisce il calore dall'aria a un refrigerante.
Il ruolo dell'evaporatore è quello di scambiatore di calore, nel quale il liquido refrigerante evapora assorbendo il
calore dall'aria (l'elemento da raffreddare). Tramite ventilatori integrati, l'aria è distribuita meccanicamente sulla
superficie dello scambiatore di calore, cioè su tutta la superficie esterna dell'evaporatore.
Il refrigerante è il fluido utilizzato in un impianto di raffreddamento per lo scambio di calore. Il fluido assorbe il
calore a bassa temperatura e bassa pressione, e lo cede ad alta temperatura e alta pressione, modificando il
proprio stato.
In versione standard gli aeroevaporatori della serie IDN funzionano secondo il principio dell'"evaporazione
allagata": la quantità di liquido refrigerante trasferita all'evaporatore è pari a un multiplo della quantità necessaria
all'evaporazione completa (valore compreso fra il doppio e il quintuplo). L'adduzione del liquido refrigerante è
effettuata mediante pompe per refrigerante (a circolazione forzata) o per forza di gravità (circolazione per forza
di gravità).
Entrambe le modalità di funzionamento richiedono un separatore di liquido. Questi separa la miscela liquido-
vapore del refrigerante permettendo così, da un lato, che solo vapore puro di refrigerante giunga al compressore;
dall'altro lato permette un trasferimento sicuro di liquido refrigerante bollente all'evaporatore (mediante pompa
o per forza di gravità).
L'ammoniaca (NH3) è un refrigerante di classe L2/B2.
!
Il circuito del liquido refrigerante non è integrato nell'unità.
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