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TEUFELBERGER multiSLING Herstellerinformation Und Gebrauchsanleitung Seite 32

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UtiLiZZo
conseguenze di movimenti pendolari.
– Controllare la struttura alla quale va fissato il dis-
positivo di ancoraggio per verificarne l'idoneità e la
resistenza per qualsiasi carico prevedibile, incluso
quello di un'eventuale situazione di salvataggio. Far
controllare il dispositivo prima dell'utilizzo da parte di
una persona esperta. Su questo prodotto, dopo una
caduta singola, si può assicurare anche chi intervi-
ene in aiuto – però solo a condizione che l'ancora
strutturale scelta (albero / ramo) sia adatta a questo
sforzo. (Questo è dovuto al fatto che durante il col-
laudo di modello d'utilità la sollecitazione dinamica
è stata sottoposta al test due volte senza eseguire
interventi di registrazione o altri aggiustamenti sul
dispositivo di ancoraggio.) L'ancora strutturale scelta
(albero/ramo) deve resistere a 12 kN al minimo.
– La lunghezza del dispositivo di ancoraggio va sem-
pre stabilita in concordanza all'oggetto intorno al
quale va montato.
– Il sistema di ritenuta deve sempre essere utilizzato
in modo tale da essere teso quanto possibile fra il
punto di ancoraggio e la persona assicurata (evitare
la formazione di corde rilassate).
ATTENZIONE:
In caso di utilizzo quale sistema anticaduta bisogna
rispettare i seguenti punti:
- Bisogna applicare uno smorzatore di caduta
secondo la norma EN 355 che limiti le forze
dinamiche a 6 kN al massimo.
- Un mezzo di raccordo, incluso lo smorzatore di
caduta e gli elementi di raccordo, non deve super-
are la lunghezza di 2 m.
- Al di sotto dell'utente è necessario uno spazio
libero di 7 m per escludere una collisione in caso
di caduta.
TIPOLOGIA DI IMPIEGO
a) in funzione di laccio a strozzo; b) funzione di
anello singolo; c) in funzione di anello doppio (Foto
a pagina 5)
INFORMAZIONI SUL PRODOTTO SECONDO EN
795 CLASSE B
Sotto condizioni di laboratorio, durante i test effettuati
singolarmente su anelli in stato nuovo sono stati
registrati i seguenti valori per il carico di rottura in
riferimento alle varie configurazioni di cui alle illus-
trazioni a), b) e c)/pag.5. Si tratta di valori puramente
indicativi, dato che il risultato è influenzato in modo
determinante da alcuni fattori, come per esempio il
diametro dell'oggetto intorno al quale va montato.
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Ill. a/pag.5: Laccio a strozzo avvolto su un perno di
Ø 34 mm: 35 kN
Ill. b/pag.5: Anello singolo con tamburo avvolto di
Ø 250 mm: 20 kN
Ill. c/pag.5: Anello doppio con tamburo avvolto di Ø
250 mm: rottura del moschettone a 40 kN
UTILIZZO IN OTTEMPERANZA ALLA NORMA
EN 354:
Questo cordino potrà essere utilizzato in tre maniere
diverse:
A. In un sistema di ancoraggio (EN 358):
Il cordino serve per il posizionamento dell'operatore
sul lavoro (p.es. per i lavori su tralicci) per avere le
mani libere. Lunghezza massima inclusi gli elementi
di collegamento: 2,0 m
B. In un sistema di trattenuta (EN 358):
Il cordino impedisce all'operatore di raggiungere
una zona che presenta un rischio di caduta (p.es.
in caso di lavori su tetti piani). Lunghezza massima
inclusi gli elementi di collegamento: 2,0 m
C. In un sistema anticaduta (EN 363):
Il cordino trattiene l'operatore in caso di caduta.
In questo caso è però obbligatorio utilizzare in ag-
giunta anche un ammortizzatore di caduta e fissare
il cordino in un attacco di un'imbracatura di ancor-
aggio. Lunghezza massima inclusi gli elementi di
collegamento e l'ammortizzatore di caduta: 2,0 m
Sono ammesse solo le configurazioni di cordini e
ammortizzatori di caduta definite come tali nelle
informazioni del produttore dell'ammortizzatore di
caduta. Verificare la compatibilità dell'ammortizzatore
di caduta e del cordino.
1) Rispetto agli impieghi A e B: fissaggio del
cordino su un'imbracatura di posizionamento:
Il cordino viene fissato per mezzo di un moschettone
(secondo la norma EN 362) su un attacco (ill. 1/
pag.6), con l'altra estremità del cordino si effettua il
collegamento con un altro attacco sull'imbracatura
/ sul sistema di ancoraggio oppure su un punto di
ancoraggio (secondo la norma EN 795; v. pt. 3) (ill.
2a/b/pag.6 / sistemi di trattenuta).
2) Rispetto all'impiego C: fissaggio del cordino
su un'imbracatura anticaduta:

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