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glass 1989 Infinity Bedienungs- & Wartungsanleitung Seite 37

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Disinfettanti: Vengono aggiunti all'acqua della spa al fine di proteggere chi la utilizza
IT
da organismi patogeni, i quali potrebbero provocare malattie e infezioni.
DPD: Il reagente più usato nei kit dei test per la misurazione del cloro libero disponibile.
Durezza (del calcio): Indica la quantità di calcio disciolto presente nell'acqua; essa
dovrebbe raggiungere approssimativamente un valore tra 150-200 ppm. Quantità
elevate di calcio possono causare acqua torbida e incrostazioni, mentre livelli troppo
bassi possono determinare danni agli impianti della spa.
Incrostazioni: Depositi di calcare che possono ricoprire la superficie della spa, lo
scambiatore di calore, l'impianto idraulico e ostruire i filtri. Generalmente la loro presenza
è dovuta alla presenza di sostanze minerali combinate ad un pH elevato e si formano
più facilmente a temperature dell'acqua elevate.
MPS: Monopersolfato è l'ossidante non clorato.
Ossidante: L'uso di un prodotto chimico ossidante è utile a prevenire la formazione di
sostanze contaminanti, migliora l'efficacia del disinfettante, minimizza gli effetti delle
clorammine e rende l'acqua più limpida.
Ozono: È un agente ossidante molto potente che è prodotto sia dalla natura che
dall'uomo. Esso non produce sottoprodotti come la clorammina (l'ozono ossida la
clorammina) e non altera il pH dell'acqua.
pH: La misura dell'alcalinità e dell'acidità dell'acqua. Si raccomanda per l'acqua della
spa un valore tra 7,4 e 7,6. Con un valore al di sotto di 7,0 (pH neutro), l'acqua è
considerata troppo acida e può danneggiare il sistema di riscaldamento. Con un valore
superiore a 7,8 l'acqua è considerata troppo alcalina; in questo caso l'acqua può risultare
torbida e si possono formare incrostazioni sulla vasca e nello scambiatore di calore.
Ppm: È l'abbreviazione di "parti per milione", il metodo standard per la misura della
concentrazione chimica nell'acqua.Corrisponde a milligrammi per litro (mg/l).
Reagenti: Sostanze chimiche in polvere, in tavolette o liquide usate per test chimici.
Residui di cloro (o bromo): La quantità di cloro o bromo che rimane dopo aver
coperto il fabbisogno dei due elementi. In pratica si tratta della quantità di disinfettante
chimicamente disponibile per eliminare virus, batteri e alghe.
Superclorazione: Conosciuta anche come trattamento d'urto o shock, la
superclorazione è un processo mediante il quale viene aggiunta una significativa dose
di sostanze disinfettanti facilmente solubili (si consiglia dicloro) per ossidare i residui
organici non filtrabili ed eliminare bromammina e clorammina.
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