beleduc Tabaluga Spieleset Spielanleitung Seite 70

attorno alla proboscide dell'elefante, facendo scendere la sua coda ricciuta. Segue l'uccello
sfortunato, a cui si fissa la volpe argentata. E le api formano un fitto sciame che parte dalla
folta coda della volpe fino a raggiungere la testa di Tabaluga, che circondano fermi come
una ventosa. Poi l'elefante inizia a lavorare con i suoi enormi muscoli e lentamente la cate-
na vivente tira l'esausto Tabaluga fuori dal crepaccio! Si corica per terra, mezzo congelato
e pieno di vergogna.
Ma deve riconoscere che ha esagerato. Questa volta ha avuto veramente fortuna. È stata la
catena dell'amicizia a salvarlo. Una catena molto più preziosa di tutte le collane, una catena
che non si può portare e nemmeno regalare! Se gli altri non avessero dimostrato la loro
vera amicizia, gli sarebbe andata male. E adesso tocca a lui. Il piccolo drago pensa alla lezi-
one: non ha regalato la sua intera fortuna? Tabaluga guarda perplesso i suoi amici uno ad
uno. Chi aveva ragione ora? Non aveva forse dato volentieri i suoi regali? Però, pensandoci
bene: era giusto dare via così i regali altrui? Si può fare con le cose che vengono dal cuore?
Tabaluga improvvisamente si sente pieno di dubbi e sta male! Mentre gli altri si infuriano
sempre di più e lo rimproverano, si avvicina un'altra ospite. E' Nessaja, la saggia tartaruga
che entra nella radura, accompagnata da due fenicotteri. Si dirige verso Tabaluga. Con un
suo cenno, i fenicotteri dispiegano le ali e compare un magnifico specchio. "Il tuo regalo
di compleanno da parte mia", spiega Nessaja. "Guarda dentro! Ti dirà la verità, ma stai
attento, lo specchio parla a indovinelli!" Tabaluga osserva la sua immagine riflessa nello
specchio. Strano, cambia a
ogni respiro! E' veramente
quel Tabaluga che ancora
credeva di essere alcuni mi-
nuti fa, il drago orgoglioso,
che poteva camminare a
testa alta su Terra Fiorita
e che tutti amavano? Quel-
lo che vede ora è orribile:
una caricatura di un drago
sprofondato in se stesso,
un brutto ratto che non dà
valore all'amicizia, un muc-
chietto di sfortuna che du-
bita di se stesso. Addirittura
l'uccello sfortunato sembra-
va più felice di lui! E come
da lontano sente ora la voce di Nessaja: ora dipende da te, Tabaluga! Ti puoi liberare dalla
tua immagine riflessa! Il piccolo guarda insicuro intorno a sé: qui non c'è nessuno che lo
possa aiutare. Solo lui può decidere chi vuole essere, ma in nessun caso vuole diventare
come quello nello specchio! E dopo essersi convinto, agisce: fa un paio di passi indietro,
mira con attenzione, trattiene il respiro e prende la rincorsa. Veloce, sempre più veloce
e infine salta con tutte le forze nella sua immagine riflessa! Tabaluga finisce nel... Nulla! La
notte buia lo circonda. Nel silenzio risuona la voce di Nessaja: "Ora come ti senti senza
il tuo secondo io, Tabaluga? Puoi pensare liberamente? Non hai donato la tua fortuna?
Rifletti per bene! Tabaluga sei felice ora?" Dopo una pausa, il piccolo drago, che respira
profondamente, cercando di tornare come una volta: "Ahimè, preferisco non fare affida-
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