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Schablone Für Die Befestigung Des Heizkessels An Der Wand; In Der Verpackung Befindliches Zubehör; Dima Di Fissaggio Della Caldaia Alla Parete; Dotazioni Presenti Nell'imballo - Baxi Luna Blue 23Fi Technisches Handbuch

Inhaltsverzeichnis

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Schablone für die Befestigung
des Heizkessels an der Wand
Nach Festlegung des genauen Anbringungsortes des Heizkessels die
Schablone mit den mitgelieferten Mauerdübeln und Mauerschrauben an
der Wand befestigen.
Für die Installation der Anlage bei der Position der Wasser-und Gasan-
schlüsse im unteren Querträger der Schablone beginnen.
Bei bereits vorhandenen Anlagen und beim Auswechseln wird empfohlen,
neben dem Obengenannten, außerdem beim Rücklauf des Heizkessels und
unten ein Dekantierungsgefäß anzubringen, das die auch nach der
Reinigung vorhandenen Ablagerungen und Schlacken, die mit der Zeit in
den Umlauf gelangen können, auffängt.
Nach Befestigung des Heizkessels an der Schablone, den Anscluß an den
als Zubehörteile mitgelieferten Auslaß- und Saugleitungen gemäß den
Anleitungen der nachstehenden Kapitel durchführen.
ABMESSUNGEN DES HEIZKESSELS
DIMENSIONI CALDAIA
Abb. 1 - Fig. 1
In der
Geräte - Vorderseite
Verpackung
befindliches
Zubehör
52
• Schablone
• Gashahn (16)
• Wassereintrittshahn mit Filter (17)
• Zulaufhahn Heizung (18) (vorlauf)
• Rücklaufhahn Heizung (22)
(rücklauf)
• Reduzierstück mit Rückschlag-
ventil (52)
• Hahn für das Füllen des Heiz-
kessels mit Rückschlagventil (23)
• Dichtungen
• Zusammenschiebbare Verbin-
Ansicht v. unten
dungsmuffen
• 8mm-Dübel und Haken
18
Foto 1
Dima di fissaggio
caldaia alla parete
Determinata l'esatta ubicazione della caldaia, fissare la dima alla parete
mediante i tasselli ed i cancani in dotazione.
Eseguire la posa in opera dell'impianto partendo dalla posizione degli
attacchi idrici e gas presenti nella traversa inferiore della dima.
E' consigliabile installare, sul circuito di riscaldamento, due rubinetti d'in-
tercettazione (mandata e ritorno) G 3/4, presenti nella dotazione caldaia,
che permettono, in caso d'interventi importanti, di operare senza dover
svuotare tutto l'impianto di riscaldamento.
Nel caso di impianti già esistenti e nel caso di sostituzioni è consigliabile,
oltre a quanto citato, prevedere sul ritorno alla caldaia ed in basso un
vaso di decantazione destinato a raccogliere i depositi o scorie presenti
anche dopo il lavaggio e che nel tempo possono essere messi in circola-
zione.
Fissata la caldaia alla dima effettuare il collegamento ai condotti di sca-
rico e aspirazione, forniti come accessori, come descritto nei successivi
capitoli.
MR: Zulauf Heizung G 3/4 (vorlauf)
US: Austritt Heißwasser G1/2
GAS: Gaseintritt in den Heizkessel G3/4
ES: Eintritt Kaltwasser G1/2
RR: Rücklauf Heizanlage G 3/4 (rücklauf)
MR: mandata riscaldamento G 3/4
US: uscita acqua calda sanitaria G 1/2
GAS: entrata gas alla caldaia G 3/4
ES: entrata acqua fredda sanitaria G 1/2
RR: ritorno impianto di riscaldamento G 3/4
Dotazioni
presenti
nell'imballo
• dima
• rubinetto gas (16)
• rubinetto entrata acqua con filtro (17)
• rubinetto mandata impianto riscal-
damento (18)
• rubinetto ritorno impianto riscalda-
mento (22)
• riduzione con valvola di non ritor-
no (52)
• rubinetto di caricamento (23)
• guarnizioni di tenuta
• giunti telescopici
• tasselli 8 mm e cancani
Montagewand
23
16
17
22
oce.9506210100
4
Normativa
Devono essere osservate le disposizioni dei Vigili del Fuoco, quelle del-
l'azienda del gas e quanto richiamato nella Legge 9 gennaio 1991 n. 10 e
relativo Regolamento ed in specie i Regolamenti Comunali.
Le norme italiane che regolano l'installazione, la manutenzione e la
conduzione delle caldaie a gas sono contenute nei seguenti documenti:
*
Tabella UNI-CIG n. 7129
*
Tabella UNI-CIG n. 7131
Si riporta, qui di seguito, uno stralcio delle norme 7129 e 7131.
Per tutte le indicazioni qui non riportate è necessario consultare le norme
suddette.
Le sezioni delle tubazioni costituenti l'impianto devono essere tali da ga-
rantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta,
limitando la perdita di pressione tra il contatore e qualsiasi apparecchio
di utilizzazione non maggiore di:
- 1,0 mbar per i gas della seconda famiglia (gas naturale)
- 2,0 mbar per i gas della terza famiglia (GPL)
Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono esse-
re di Acciaio, Rame o Polietilene.
a) I tubi di acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura
longitudinale. Le giunzioni dei tubi di acciaio devono essere realizzate
mediante raccordi con filettatura conforme alla norma UNI ISO 7/1 o
a mezzo saldatura di testa per fusione. I raccordi ed i pezzi speciali
devono essere realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile. E' as-
solutamente da escludere, come mezzo di tenuta, l'uso di biacca minio
o altri materiali simili.
b) I tubi di rame devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali
non minori di quelle prescritte dalla UNI 6507. Per le tubazioni di
rame interrato lo spessore non deve essere minore di 2,0 mm.
Le giunzioni dei tubi in rame devono essere realizzate mediante salda-
tura di testa o saldatura a giunzione capillare od anche per giunzione
meccanica tenendo presente che tale giunzione non deve essere impie-
gata nelle tubazioni sottotraccia ed in quelle interrate.
c) I tubi di polietilene, da impiegare unicamente per le tubazioni interrate,
devono avere caratteristiche qualitative non minori di quelle prescrit-
te dalla UNI ISO 4437, con spessore minimo di 3 mm.
I raccordi ed i pezzi speciali dei tubi di polietilene devono essere rea-
lizzati anch'essi di polietilene. Le giunzioni devono essere realizzate
mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti
o mediante saldatura per elettrofusione.
Posa in opera dell'impianto
E' vietato installare impianti per gas aventi densità relativa maggiore di
0,80 in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna.
Le tubazioni possono essere collocate in vista, sottotraccia ed interrate.
Non è ammessa la posa in opera dei tubi del gas a contatto con tubazioni
dell'acqua.
E' vietato l'uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di ter-
ra o conduttori di protezione di impianti e apparecchiature elettriche,
telefono compreso.
E' inoltre vietata la collocazione delle tubazioni del gas nelle canne
fumarie, nei condotti per lo scarico delle immondizie, nei vani per ascen-
sori o in vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici e telefonici.
A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cioè a mon-
te di ogni tubo flessibile o rigido di collegamento fra l'apparecchio e
l'impianto deve essere sempre inserito un rubinetto di intercettazione, posto
in posizione visibile e facilmente accessibile.
Se il contatore è situato all'esterno dell'abitazione bisogna anche inseri-
re un analogo rubinetto immediatamente all'interno dell'alloggio.
I bidoni di GPL devono essere collocati in modo da non essere soggetti
all'azione diretta di sorgenti di calore, capaci di portarli a temperature
maggiori di 50 ° C.
Ogni locale contenente bidoni di gas GPL deve essere aerabile mediante
finestre, porte e altre aperture verso l'esterno.
In ogni locale adibito ad abitazione con cubatura fino a 20 m
3
tenere più di un bidone per un contenuto di 15 kg. In locali con cubatura
fino a 50 m
3
non si devono tenere installati più di due bidoni per un con-
tenuto complessivo di 30 kg. L'installazione di recipienti di contenuto
globale superiore a 50 kg deve essere fatta all'esterno.
Posa in opera degli apparecchi
L'installatore deve controllare che l'apparecchio di utilizzazione sia ido-
neo per il tipo di gas con il quale verrà alimentato.
Gli apparecchi fissi devono essere collegati all'impianto con tubo metal-
lico rigido oppure con tubo flessibile di acciaio inossidabile a parete con-
tinua.
Caldaie a flusso forzato
Da norma UNI 7129 (gennaio 1992).
Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Pro-
gettazione, installazione e manutenzione.
Le distanze minime per le sezioni di efflusso nell'atmosfera, cui debbono
essere situati i terminali per gli apparecchi di tipo C a tiraggio forzato,
sono indicate nel prospetto seguente:
O
N
C
E
F
M
P
A
B
D
oce.9306231145
Posizionamento del terminale
Distanza
Sotto finestra
A
Sotto apertura di aerazione
B
Sotto gronda
C
Sotto balcone
D
Da una finestra adiacente
E
Da un'apertura di aerazione adiacente
F
Da tubazione scarichi verticali
od orizzontali
G
Da un angolo dell'edificio
H
Da una rientranza dell'edificio
I
Dal suolo o da altro piano di calpestio
L
Fra due terminali in verticale
M
Fra due terminali in orizzontale
N
Da una superficie frontale prospiciente
senza aperture e terminale entro
un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi
O
Idem, ma con aperture e terminale entro
un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi
P
Negli spazi a cielo libero (pozzi di ventilazione, cavedi, cortili, ecc.) chiu-
si sui quattro lati, è consentito lo scarico diretto dei prodotti della combu-
stione di apparecchi di riscaldamento a gas con tiraggio naturale o for-
zato e portata termica oltre 4 fino a 35 kW purché vengano rispettate le
condizioni seguenti:
a) il lato minore in pianta deve essere di lunghezza maggiore o uguale a
3,5 m.
b) il numero di colonne di terminali di scarico K che è possibile installare
(intendendo per colonna una serie di terminali sovrapposti, contenuti entro
una fascia verticale di 0,6 metri di larghezza) deve essere minore o ugua-
le al rapporto tra la superficie in pianta dello spazio a cielo libero, in m
e l'altezza in metri della parete più bassa delimitante detto spazio;
c) sulla stessa verticale non devono coesistere scarichi di impianti termi-
non si può
ci e prese d'aria di impianti di condizionamento ambienti.
Negli spazi a cielo libero adibiti ad uso esclusivo di impianti di ventila-
zione forzata o condizionamento dell'aria, è fatto assoluto divieto di in-
stallare terminali di scarico a tiraggio naturale o forzato di qualunque
tipo di apparecchio a gas, in quanto tecnicamente incompatibili fra loro.
29
D G
L
I
H
Apparecchi
oltre 16
fino a 35 kW
mm
600
600
300
300
400
600
300
300
300
2500
1500
1000
2000
3000
2
,

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