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3. Collocare i manicotti grigi sui perni corti (Fig. 14).
4. Collocare i manicotti metallici sui perni sdoppiati (Fig. 15).
5. Collocare i manicotti bianchi sui perni lunghi (Fig. 16).
Quando si usano i perni medi, coprirli con i manicotti marrone
o gialli.
6. La porzione piatta del manicotto dovrebbe essere orientata
nella stessa direzione della porzione piatta dell'altro manicotto
di ciascun moncone.
IV. Fabbricazione della base del modello
dei monconi Pindex
1. Applicare cera di carda sulle estensioni dei perni lunghi. La
cera deve essere sufficientemente spessa da chiudere le
aperture dei manicotti dei perni corti e dei perni sdoppiati
(Fig. 17 e 18).
2. Inserire i perni del modello di montaggio attraverso i fori
dello stampo in gomma. Applicare un manicotto articolato
su ciascun perno.
3. a. Fini dell'identificazione del paziente e/o del dentista, inserire
la striscia di identificazione in alluminio in dotazione (Fig. 19)
nelle scanalature, orientando la dicitura battuta a macchina
verso la parete dello stampo e piegando le estensioni verso
l'interno (Fig. 20). Lo stampo è ora pronto per la fabbri-
cazione della base (Fig. 21).
b. Il logotipo ed il nome del laboratorio possono essere
applicati cementando in modo permanente un timbro in
gomma nel recesso dello stampo flessibile.
4. Lubrificare il modello.
5. Compattare attentamente il gesso-pietra sotto la cera di
carda ed attorno ai manicotti dei perni (Fig. 22).
6. Riempire lo stampo in gomma con gesso-pietra (Fig. 23).
7. Posizionare delicatamente il modello dei monconi (Fig. 24) ed
eliminare il gesso-pietra in eccesso. Lasciarlo rapprendere.
8. Separare la piastra articolata della base dallo stampo in
gomma (Fig. 25) e separare il modello dallo stampo in gomma.
9. Eliminare l'eccesso di gesso-pietra con lo squadramodelli
(Fig. 26).
10. Far scattare i perni articolati nei manicotti (Fig. 27).
11. Lubrificare il modello e montarlo sull'articolatore (Fig. 28).
12. Separare il modello dall'articolatore tirandolo saldamente
verso l'alto (Fig. 29).
13. Eliminare la cera di carda (Fig. 30), esponendo i perni e/o i
manicotti (Fig. 31).
14. In questo modo si crea una sfinestratura che dà accesso
ai perni Pindex, permettendo di spingere verso l'alto i
monconi e di rimuovere facilmente il modello (Fig. 32).
15. Il modello principale finito completo di perni può essere
rimosso in tutto d'un pezzo esercitando pressione verso l'alto
sui perni con l'angolo del bancone di laboratorio (Fig. 33).
16. I monconi possono essere sezionati a partire dal fondo del
modello, usando una sega Pindex (Fig. 34) e poi spezzando
gli ultimi 2 mm di gesso-pietra, preservando i margini inter-
prossimali (Fig. 35).
17. I monconi possono essere sezionati nel modo convenzionale,
dall'alto, montando una lama sottile sulla sega Pindex.
18. I monconi vengono successivamente rifiniti individualmente e
riassemblati, in preparazione della fabbricazione del modello
in cera (Fig. 36).
V. Individuazione dei guasti, manutenzione
e servizio
L'appropriata cura e manutenzione del sistema Pindex di trapanatura
eliminano la maggior pare delle cause dell'usura, della rottura e sos-
tituzione dei pezzi e degli interventi di servizio.
Lubrificazione e pulizia
Tutti i cuscinetti della macchina sono a lubrificazione permanente
e non richiedono alcun intervento di servizio.
Aspirare o spazzolare via frequentemente tutti i detriti e la polvere
accumulatisi sulle unità. NON USARE ARIA COMPRESSA PER
PULIRE LA MACCHINA, visto che ciò potrebbe spingere i detriti
nei pezzi in movimento.
L'accumulazione di polvere e detriti e la pulizia infrequente sono
le cause principali dei tempi di inattività forzata, dell'usura dei
componenti e delle frequenti richieste di intervento di
riparazione. I detriti creati durante le operazioni di trapanatura
devono essere rimossi frequentemente. La spazzolatura o l'aspi-
razione elimina adeguatamente tutti i detriti, specie dal piano di
lavoro e dall'area del mandrino del trapano. Attorno al mandrino
è predisposto un anello parapolvere. Tale anello raccoglie la
maggior parte dei detriti prodotti durante la foratura, impeden-
done la migrazione negli altri pezzi dell'apparecchio. Aspirare o
spazzolare via accuratamente l'accumulo di detriti (Fig. 37).
La buona pulizia dello strumento ne costituisce la garanzia più
importante di continua accuratezza.
Pressione eccessiva di foratura
Se è necessario esercitare una notevole pressione per trattenere
il modello durate la foratura, ispezionare attentamente la punta
da trapano, visto che potrebbe essere usurata al punto da
richiederne la sostituzione.
Non abbassare il piano di lavoro improvvisamente o troppo rapi-
damente. Effettuarne l'abbassamento lento e graduale, affidando
sempre alla punta il compito di foratura.
Sostituzione della punta
1. Scollegare la spina dalla presa a muro.
2. Premere l'arresto del piano di lavoro e sollevarlo delicatamente
finché non risulta libero dall'alloggiamento del trapano/motore
(Fig. 38 arrow 2).
3. Scollegare i fili dal raccordo della lampadina.
4. Inserire quanto più possibile l'astina di bloccaggio nell'ap-
posito foro dell'albero. Far ruotare delicatamente l'albero
finché l'astina non scorre a fine corsa nel foro. In questo
modo si blocca il mandrino in posizione e se ne impedisce
la rotazione (Fig. 39 e 40 arrow 4).
5. Inserire l'asta del mandrino nel foro di bloccaggio del mandrino
stesso (Fig. 37 arrow 5).
6. Per aprire il mandrino, far ruotare l'asta ed il mandrino zigrinato
in senso antiorario finché non si incontra resistenza. Mantenere
la pressione durante la rimozione della punta (Fig. 42).
7. Rimuovere la punta con le dita. Inserire bene in sede la
punta nuova, premendola saldamente nel mandrino con
l'aiuto di un pezzo di legno dolce.
Manuale operativo