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Cloro E Possibili Danni Ai Componenti - Miele PWM 509 Kurzgebrauchsanweisung

Gewerbliche waschmaschine
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it - Indicazioni per la sicurezza e avvertenze
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Non appoggiare sul coperchio della macchina prodotti chimici (de-
tersivo liquido, additivi per il lavaggio). Possono causare decolorazio-
ni o anche danni alla vernice. I prodotti chimici che dovessero inav-
vertitamente giungere sulla superficie devono essere rimossi subito
con un panno imbevuto di acqua.
Usare in lavatrice solamente coloranti, decoloranti e decalcificanti
idonei. Rispettare assolutamente le indicazioni d'uso del produttore.
I prodotti decoloranti invece possono provocare corrosioni perché
contengono dei composti di zolfo; non utilizzare alcun prodotto deco-
lorante nella lavatrice.
Evitare il contatto delle superfici in acciaio inossidabile con detersi-
vi e disinfettanti liquidi contenenti cloro o ipoclorito di sodio. Queste
sostanze possono corrodere l'acciaio. Anche vapori di candeggianti
possono provocare corrosioni. Non conservare quindi questi prodotti
in confezioni aperte vicino alla macchina.
Per pulire la macchina non utilizzare pulitori a pressione né getti
d'acqua.

Cloro e possibili danni ai componenti

L'uso del cloro (candeggina) aumenta la probabilità di danneggiare
alcuni componenti della macchina.
L'impiego di prodotti contenenti cloro, come p.es. ipoclorito di so-
dio e candeggianti al cloro in polvere, può danneggiare lo strato pro-
tettivo in acciaio inox e causare la corrosione dei componenti. Non
utilizzare quindi prodotti contenenti cloro. Utilizzare invece candeg-
gianti a base di ossigeno.
Se tuttavia vengono utilizzati candeggianti contenenti cloro, eseguire
sempre una fase anticloro. In caso contrario sia i componenti della la-
vatrice che la biancheria si possono danneggiare in modo irreparabi-
le.
Il trattamento anticloro deve svolgersi direttamente dopo il candeg-
gio con il cloro. Per il trattamento anticloro sono adatti il perossido di
idrogeno e detersivi e candeggianti a base di ossigeno. Nel frattempo
non deve essere scaricata l'acqua.
In caso di trattamento con tiosolfato, è possibile, soprattutto se viene
impiegata acqua dura, che si formi gesso. Questo gesso può deposi-
tarsi nella lavatrice oppure causare incrostazioni sulla biancheria. Il
trattamento con perossido di idrogeno viene preferito al trattamento
con tiosolfato perché il perossido di idrogeno supporta il processo di
neutralizzazione del cloro.
I dosaggi corretti e le temperature di trattamento devono essere veri-
ficati in loco dopo il consiglio di dosaggio da parte del produttore di
detersivi e additivi. Inoltre occorre verificare che sulla biancheria non
rimangano residui di cloro attivo.

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