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FISCHER ARDOR 01 AKUM Bedienungsanleitung Seite 24

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richiesta dalla stufa). Per ridurre la potenza del termocamino è possibile limitare anche la dose di combustibile
oppure il tiraggio del camino mediante l'installazione di valvole di tiraggio (rubinetto d'arresto manuale nel
condotto fumi che chiude il passaggio dell'aria fino a un massimo del 75%). Questo accorgimento è consigliato
soprattutto in caso di tiraggio del camino intorno o al di sopra di 20Pa. L'arresto secondario serve per chiudere
completamente la stufa quando non è utilizzata. Il focolare e il coperchio del cassetto della cenere devono essere
sempre chiusi, tranne che nelle fasi di messa in servizio, riempimento del combustibile ed eliminazione dei
residui solidi della combustione (al fine di evitare lo sprigionarsi di fumi nell'ambiente).
Alcuni termocamini sono dotati di uno scambiatore ad accumulo termico, un dispositivo volto ad
incrementare l'efficienza della stufa e quindi a sfruttare al massimo l'energia del combustibile.
Alcuni termocamini sono realizzati già con afflusso centralizzato di aria (ACA). Ciò permette che l'aria
destinata alla combustione affluisca nella camera di combustione dall'esterno, dall'anticamera, dai locali tecnici,
ecc. I termocamini con ACA non sono dipendenti dalla quantità di aria nell'ambiente riscaldato. Contribuiscono
pertanto al mantenimento di un clima gradevole nella vostra casa e riducono anche le spese energetiche (in casa
non si consuma l'aria già una volta riscaldata).
I termocamini con CPV sono assolutamente indicati per l'installazione in case a basso consumo energetico.
Per aumentare il confort è possibile aggiungere la regolazione elettronica della combustione al sistema di
riscaldamento di alcune stufe con ACA. Questo sistema permette inoltre di prolungare il processo di
combustione e la frequenza delle ricariche di legna, aumentando la sicurezza dell'impiego e limitando le perdite
economiche nella fase di riscaldamento e surriscaldamento della stufa (la valvola dell'afflusso centralizzato
dell'aria è comandata da un'unità di comando e da un servomotore a seconda delle date fasi di combustione e
temperatura di uscita dei fumi).
Avvertimento: I termocamini non sono delle stufe ad irradiazione continua e prevedono interruzioni
periodiche dell'impiego, specie a causa dello svuotamento del cassetto della cenere (che va effettuato solo a
ceneri fredde).
3. Norme di sicurezza
I termocamini possono essere utilizzati in ambienti normali ai sensi della norma ČSN 33 2000-3/1995. In
caso di modifica all'ambiente con possibilità di incendi anche temporanei o di esplosioni (per esempio in caso di
applicazione di linoleum, PVC, durante lavori in cui si utilizzano materiali di rivestimento ecc.) è necessario
provvedere puntualmente a mettere fuori servizio il termocamino prima ancora che si possano creare condizioni
di pericolo. Il termocamino può essere impiegato soltanto dopo aver ben aerato l'ambiente (il modo migliore è
creando correnti d'aria).
Durante l'impiego è necessario assicurare l'afflusso di una quantità sufficiente di aria di combustione nonché
di aria destinata all'aerazione dell'ambiente, soprattutto quando il termocamino è impiegato simultaneamente ad
altri dispositivi termici (da 8 a 15m
3
circa per bruciare 1 kg di combustibile)! Se le porte e le finestre sono ben
chiuse senza perdite d'aria, le suddette condizioni non vengono comunque ad essere così indispensabili! Questo
problema è risolto dal sistema ACA, collegato ad un locale separato. Allo stesso tempo bisogna stare attenti a
non far intasare la griglia di regolazione dell'aria di combustione, aerazione e riscaldamento. Quando si effettua
la ricarica di combustibile lo sportello va aperto sempre delicatamente. In questo modo si eviterà la fuoriuscita
di fumo e cenere nell'ambiente. I termocamini richiedono interventi e monitoraggio occasionali.
Per l'accensione e per la fase di riscaldamento non è consentito utilizzare liquidi infiammabili! Si fa inoltre
divieto di bruciare qualsiasi tipo di materiale plastico, legna ricoperta o intrisa di leganti chimici (compensato,
ecc.) o rifiuti domestici non separati contenenti residui plastici ecc. (ai sensi della legge 201/2012).
Durante la fase di riscaldamento fare attenzione a non lasciare che i bambini manipolino o siano troppo vicini
al termocamino. Le operazioni sui termocamini possono essere eseguite solo da una persona adulta!
Mentre il termocamino è in funzione tutte le varie manopole e pulsanti vanno manipolati attraverso tenaglie,
gancetti o guantone termoresistente (presina) – v'è infatti pericolo di ustione! Durante il funzionamento e per
tutto il tempo in cui il termocamino è ancora caldo è vietato appoggiare sul termocamino eventuali oggetti in
materiale infiammabile che potrebbero causare incendi. È necessario essere particolarmente attenti durante la
fase di manipolazione del cassetto della cenere ed eliminazione della cenere calda, dato che si rischia di
rimanere ustionati. La cenere calda non può essere a contatto con oggetti infiammabili - per esempio non va mai
scaricata in contenitori di rifiuti urbani.
Nell'utilizzo stagionale e in caso di cattivo tiraggio o condizioni climatiche avverse, è necessario dedicare
particolare attenzione alla fase di messa in servizio del termocamino. Dopo il periodo di interruzione, prima di
riaccendere, è necessario controllare che non si siano intasate le vie dei fumi.
Nella fase di utilizzo ed installazione dei termocamini è necessario rispettare le norme di sicurezza
secondo ČSN 06 1008/1997, soprattutto:
3.1 Distanze di sicurezza:
3.1.1
Distanze di sicurezza tra il termocamino ed eventuali materiali infiammabili
In fase di installazione del termocamino in ambienti con presenza di oggetti infiammabili appartenenti alla
classe di infiammabilità B, C1 a C2 è necessario rispettare la distanza di sicurezza prevista nella norma ČSN 06
1008/1997 (dallo sportello 80cm e nelle altre direzioni 20cm), si veda la Scheda tecnica e la Targhetta di
produzione, salve le disposizioni diverse del produttore.
Nel caso in cui il termocamino sia installata in ambienti con presenza di oggetti infiammabili appartenenti
alla classe C3 è necessario raddoppiare le suddetta distanze. Per informazioni sul livello di infiammabilità di
alcuni materiali edili si rimanda alla norma 73 0823/1983. Qualora non fosse possibile rispettare la distanza di
sicurezza tra la stufa e le sostanze infiammabili come previsto dalla norma, è necessario utilizzare una barriera
di protezione come da 4.4.1 ČSN 06 1008/1997.
Classificazione dei livelli di infiammabilità dei materiali edili
A non infiammabili granito, gres, cementi, mattoni, piastrelle in ceramica, intonaci spec.
B molto difficilmente infiammabili
akumin, heraklit, lihnos, itaver
C1 difficilmente infiammabili
legno di latifoglie, compensato, sirkoklit, formica carta, umakart
C2 moderatamente infiammabili pannelli di particelle, solodur, lastre in sughero, gomma, materiali da
pavimentazione
C3 altamente infiammabili
tavole in fibra di vetro, polistirolo, poliuretano
Fig. 1
3.1.2
Distanza di sicurezza tra condotto di evacuazione dei fumi e materiali infiammabili o strutture
edilizie
La distanza di sicurezza minima tra il rivestimento degli stipiti delle porte o altre strutture architettoniche con
simili funzioni in materiale infiammabile e l'installazione del condotto (compreso isolamento) è pari a 20cm. La
distanza minima dagli altri componenti strutturali in materiale infiammabile è pari a 40cm (vedi fig. 2) ai sensi
della norma ČSN 06 1008/1997. Trattasi di materiale edile di classe di infiammabilità B, C1 e C2 ai sensi della
Distanze minime:
A > 80cm
B > 20cm

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